L’annuncio dell’uscita di Bully, un nuovo videogioco dedicato al bullismo a scuola, ha indignato il Ministro dell’Istruzione Fioroni: «Mentre noi ci impegniamo a educare i ragazzi al rispetto delle regole e degli altri, esce un videogioco con un messaggio contrastante, che rischia di vanificare i nostri sforzi». Loro si impegnano? Loro educano? Loro si sforzano? Ma con quale faccia il Ministro parla di educazione al rispetto delle regole quando il governo di cui fà parte ha appena rimesso in libertà migliaia di delinquenti che quelle stesse regole le avevano calpestate, quando l’unica regola che conoscono i suoi colleghi Caruso e Farina, è quella di bagnare bene, e ogni giorno, le loro piantine di marjuana. Come si fà a criminalizzare i videogiochi e non scandalizzarsi di fronte alla presenza in parlamento di un signore condannato a 25 anni di carcere per l’omicidio di un agente di polizia o di fronte alle decine di ex terroristi a cui la sinistra ha assicurato una bella e ben remunerata occupazione in virtù del loro glorioso passato di rivoluzionari. Per i giovani è più diseducativo poter fare una partita a Bully o sapere che un’aula del Senato della Repubblica è dedicata ad un teppista morto mentre cercava di fracassare, con un estintore, la testa ad un carabiniere? Che dire, poi, dei messaggi di esaltazione dell’omosessualità che, attraverso i media culturalmente sottomessi, la sinistra propaganda con sempre maggiore forza ed insistenza. E la politica di sostegno allo spaccio e al consumo di droga portata avanti dalla Turco? Forse è semplicemente finalizzata a disincentivare l’uso dei videogiochi, male assoluto e causa, secondo Fioroni, del degrado morale e culturale dei giovani.
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14 commenti
Comments feed for this article
17 novembre 2006 a 12:40 PM
Tommy
Senti, Cosacco, io qualche volta mi faccio una partita ad uno di quei giochi spara e spacca tutto, però non ho mai ucciso poliziotti nè ho mai sfasciato vetrine e bruciato bandiere americane in piazza, non mi drogo e non vado in giro vestito da donna. Sarò normale?
17 novembre 2006 a 12:42 PM
Max77
Ti consiglio il nuovo gioco Luxuria 2006 il cui obiettivo principale è far centrare la tazza del cesso del bagno delle donne a Vladimiro, il travestito protagonista del gioco, ogni goccia sull’asse una penalità, ogni cento punti, 1000 milligrammi di cannabis di bonus.
Per non piangere, meglio riderci su’, bye.
17 novembre 2006 a 1:34 PM
Siro
L’intimo bigottismo della sinistra, che tanto si gloria di essere progressista, è così evidente nelle dichiarazioni di gente tipo Fioroni: che schifo i videogiochi, sono popolari e divertenti, al bando al bando! E poi esaltano la tossicodipendenza, l’omosessualità vistosa e urlata (ché contro l’omosessualità vissuta discretamente io non ho proprio nessun pregiudizio), il teppismo, la violenza. Fanno semplicemente schifo.
17 novembre 2006 a 1:31 PM
Cosacco
Caro Tommy,
per me sicuramente sì, ma per i benpensanti che ci ritroviamo al governo dubito che tu possa essere considerato tale. Anzi, probabilmente per lorsignori sei da considerare un violento e rozzo fascista e pertanto, visto che ora nelle carceri italiane c’è tanto spazio, da punire severamente.
Max,
Bellissimo. Dove lo trovo questo fantastico gioco. Alla Coop? Chissà, forse Luxuria 2006, potrebbe sfuggire alla smania censoria del moralista ministro. Anzi per meglio piegare gli studenti ai dettami politically correct dei vari frociofili di turno, potrebbe renderlo parte integrante dei programmi scolastici.
Ciao
17 novembre 2006 a 1:48 PM
Cosacco
Siro,
i videogiochi piuttosto che favorire la violenza e l’odio, a mio avviso, permettono ai ragazzi di sfogare l’aggressività. Comunque, quello che mi sfugge dei contorti ragionamenti dei neomoralisti progressisti, è l’accanimento contro i videogiochi, mentre i film violenti che invadono cinema e televisione, nella loro testolina, non sarebbero altrettanto diseducativi?
Anch’io penso che gli omosessuali, se non ostentano in maniera sfacciata e volgare la loro condizione, debbano essere rispettati e assolutamente non umiliati, mi viene in mente, a tal proposito, il simpatico ed intelligente Alfonso Signorini, comunque il problema non è questo, ma è che la sinistra sta cercando di condizionare l’opinione pubblica, soprattutto i più giovani, per plasmare una nuova società in cui la famiglia tradizionale è relegata in un ruolo marginale e in cui i generi normalmente riconosciuti non sono più due, ma molti di più, uno per ogni transizione e per ogni orientamento sessuale possibile.
17 novembre 2006 a 6:21 PM
monica
Dici bene, Cosacco: “neomoralisti progressisti”, anche se di quel “progressista” ne hanno abusato fino a svilirlo completamente.
Non ci crede più nessuno, neppure loro, al Progressismo della Sinistra.
I fatti lo provano.
Ma sì…mettiamo su un’altra bella Authority (alla faccia del calo delle poltrone) questa però esclusivamente per i videogiochi…Roba che se la voce arriva all’estero stavolta ci giochiamo anche la UE!
E le violenze verbali, e non solo, di cui è infarcita la cultura di sinistra o, peggio ancora, la satira ?
Sai che ti dico ? Quasi quasi meglio fumarci su…(mi viene il sospetto che…mmmhhh…..l’oppio ai popoli….)
Ciao
17 novembre 2006 a 7:39 PM
Elly
Argh, questo è un tasto dolente. Parlo da appassionata di videogames molto violenti. Mi ci diverto ma non per questo esco di casa pensando di essere l’eroe o l’eroina del secolo e malmeno chiunque mi capiti a tiro. E’ una cretinata pura e semplice addossare le colpe ai videogiochi. Creare una authority non serve proprio a niente perchè comunque girerebbero lo stesso quelli pirata e non cambierebbe nulla. Poi comunque resta il fatto che ci sono mercati e mercati. In italia, appunto la sony non importa gli stessi che si trovano in america o in giappone. Se vietano determinati giochi, devono vietare anche i films e i libri. Ed è altrettanto stupido far passare i videogames per diseducativi poi però, aumentano le dosi di cannabis e fanno l’indulto. E non in ultimo, dedicano una sala ad uno con un passamontagna sul viso e un estintore in mano.
17 novembre 2006 a 7:40 PM
Elly
Aggiungo anche che, sarebbe il caso per molti genitori, accompagnare i propri figli a comprare i videogiochi, invece che dargli 50 euro in mano e mandarli da soli. TUTTI i giochi sono visionabili al pubblico, ovvio, nei negozi specializzati.
18 novembre 2006 a 1:21 PM
as
i ds promuovono lo spaccio di droga
19 novembre 2006 a 5:10 PM
getix
Per come la vede Fioroni, al momento dovrei essere dentro per aver ucciso decine di poliziotti e passanti innocenti con una motosega.
Io direi che stiamo raggiungendo livelli di idiozia veramente osceni.
19 novembre 2006 a 11:55 PM
Cosacco
Monica,
il progressismo della sinistra altro non è che il nichilismo, il relativismo morale e culturale, l’ incapacità di esprimere valori giusti e forti che contraddistingue la loro milizia politica e culturale. L’idea di costituire una commissione di indagine e controllo sui videogiochi che entrano in Italia della diessina Serafini e del subcomandante Fausto, è quanto di più idiota abbia sentito negli ultimi tempi, l’unica Authority che possa essere davvero efficace in questi casi, è la famiglia, la vecchia e sana famiglia tradizionale dove i ruoli e le responsabilità sono chiare e ben definite. Purtroppo questo fondamentale presidio educativo è, nella società ulivista, in fase di dismissione e messa al bando, ecco che allora alcune sue funzioni vengono sostituite da democratiche autorità statali che decideranno cosa è giusto e cosa no. Siamo messi davvero male.
Ciao
Elly,
a proposito di diseducazione, chissà cosa pensa il nostro Ministro del messaggio che arriva ad un ragazzino quando vede che, in un corteo, come quello di ieri, dove ci sono molti rappresentanti delle istituzioni e della maggioranza che sostiene il nostro Governo, si bruciano bandiere di stati democratici e si insultano pesantemente i nostri militari ed i nostri carabinieri morti nell’eroico adempimento del proprio dovere. Ma sicuramente se un giovane si sente, come dire, un pò refrattario all’autorità e alla disciplina, è sicuramente colpa del videogioco di turno.
as,
purtroppo non solo quello.
getix,
comincio a credere che il loro livello di idiozia e malafede sia inquantificabile o addirittura illimitato. Ad ogni loro uscita, pensiamo che abbiano raggiunto l’apice, ma subito dopo veniamo puntualmente smentiti.
20 novembre 2006 a 1:11 PM
IlPizzino
Fioroni è un democristianone superbotto che crede di avere superpoteri. M fa ridere che abbia proposto una commissione d’inchiesta sul bullismo per spendere altri soldini del contribuente. é paradossale se si pensa che di commissioni ce ne sono state per la mafia, la disoccupazione nel Sud e la Mitrokhin, argomenti probabilmente più di peso. De Angelis, il tapino, l’aveva chiesta per gli anni di piombo, lo accontenteranno?
Hai scritto bene: loro educano, ma a farsi beffa della moralità.
Per il resto, Max, io volevo fare una partita a Luxuria2006.
20 novembre 2006 a 3:45 PM
Roberto C.
E’ bello sentirsi “rassicurati” da un governo che controlla i nostri videogames e ci preserva da tanta violenza virtuale.
Peccato che poi dobbiamo sorbirci bestemmie in diretta tv, violenza nella strade, film finanziati con i nostri soldi degni solamente di essere cestinati, satira e/o comici a senso unico, turpiloqui e così via, però tutto quanto realmente.
20 novembre 2006 a 7:46 PM
Cosacco
IlPizzino,
Fioroni fa’ parte della folta schiera di ferventi cattolici che condividono l’esperienza politica con chi fa’ dell’anticlericalismo il tratto distintivo della sua esistenza. Personalmente provo un disprezzo molto piu’ grande per questi cattolici a comando che svendono i loro principi e i loro valori per un posto in parlamento, piuttosto che per chi si professa convintamente ateo e laicista ed agisce in coerenza con la sua coscienza. Di fatto i vari Fioroni dell’ulivo, hanno una responsabilita’ diretta nel processo di affermazione di quella cultura nichilista di morte e quella ideologia laicista e relativista che sta, lentamente ma inesorabilmente, conquistando il nostro Paese.
Roberto,
probabilmente non c’e’ nemmeno piu’ bisogno di giocare ad un videogioco per assaporare le brezza della violenza, dopo l’indulto, basta frequentare qualunque citta’ d’Italia, preferibilmente di sera, per assistere o essere protagonisti di scippi, rapine, stupri e pestaggi di ogni tipo. Quando la realta’ supera la finzione.