Dopo essere stato invitato alle celebrazioni del 50° anniversario della rivolta di Budapest e dopo aver preso atto delle vibranti proteste che questo invito ha suscitato in Ungheria, Napolitano prova a farsi perdonare ma rimedia solo una figuraccia da vile opportunista. Il mea culpa recita cosi’: “Sui fatti d’Ungheria Nenni aveva ragione”. Un po’ poco caro Presidente, certo che Nenni aveva ragione ma il fatto e’ che lei aveva torto. Un sincero pentimento avrebbe portato a parole di condanna verso chi, come lei e i suoi compagni di partito comunista, dal dopoguerra in poi ha sempre sostenuto Stalin e i suoi crimini e da quel regime riceveva soldi sporchi di sangue, ma forse era chiedere troppo e per questo continuera’ a non rappresentare tutti gli italiani ma solo una parte.